Pubblicata la circolare dell’Amministrazione regionale per la valorizzazione del patrimonio informativo attraverso l’istituzione del Gruppo di lavoro sui dati in formato aperto (Open Data) a firma del Vicepresidente ed Assessore all’Economia della Regione Siciliana, Gaetano Armao, e del direttore dell’Autorità Regionale per l’Innovazione Tecnologica (ARIT), dott. Vincenzo Falgares.
Iniziativa che giunge insieme al riconoscimento alla Regione dei netti progressi nella diffusione dei dati aperti che riporta la Sicilia ai livelli del 2012, quando si collocava tra le prime amministrazioni italiane. Da quell’anno un sostanziale blocco e la perdita di posizioni che adesso il Governo Musumeci ha totalmente recuperato.
L’Amministrazione regionale, anche in riferimento alle competenze esercitate in applicazione del regime di autonomia speciale, è titolare di un vasto patrimonio informativo. Un insieme di dati, informazioni e sistemi, potenzialmente assoggettabili a classificazione e catalogazione, gran parte dei quali è già ampiamente disponibile nel cosiddetto formato aperto, e quindi riutilizzabili ed accessibili.
Il Portale Regionale Open Data (dati.regione.sicilia.it) ospita infatti un catalogo di dati conforme agli standard definiti dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), in applicazione delle regole tecniche europee che assicurano l’elaborazione uniforme dei dati. Per gli effetti del processo di federazione del portale regionale in quello nazionale (dati.gov.it), federato con il portale europeo, ogni dataset regionale risulta disponibile nei cataloghi nazionali ed europei, assicurando al patrimonio informativo regionale la più diffusa visibilità a cittadini ed imprese. La circolare invita, inoltre, ad elaborare valutazioni in merito ad esigenze di pubblicazione dei dati in base alle normative, analizzando i settori di interesse e promuovendo il confronto con gli stakeholder.
“L’apertura al pubblico dei dati – si legge a proposito nella circolare dell’Assessore Armao – oltre ad essere un punto fondamentale delle politiche dell’amministrazione trasparente (open government) ed un importante segnale di riconoscimento dei diritti di cittadinanza digitale rappresenta lo strumento per lo sviluppo dell’economia dei dati, cioè la possibilità di creazione di valore grazie utilizzo combinato di tecniche di intelligenza artificiale per l’automazione di attività e compiti (ad es. data mining, machine learning, deep learning).”
La pianificazione ed il coordinamento dei processi di apertura dei dati, avverrà sfruttando l’infrastruttura tecnologica realizzata nell’ambito del citato progetto regionale degli open data ed il modello organizzativo interno delineato all’interno delle Linee guida nazionali per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico pubblicate da AgID e dall’Autorità Regionale per l’Innovazione Tecnologica (ARIT).