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Palermo – Il 13 febbraio rientreranno al lavoro gli 11 cassintegrati del Teatro Biondo. L’accordo, che mette fine al fondo di integrazione salariale (Fis), l’ammortizzatore scattato solo per un gruppo di lavoratori il 18 ottobre all’interno del piano di risanamento del teatro, è stato siglato dalla direzione del Biondo e dai sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl, convocati questo pomeriggio in teatro. Uno dei cassintegrati, che in origine erano 12, era stato già richiamato in servizio a metà dicembre.
“Esprimiamo grande soddisfazione per l’accordo anche se a questo si arriva a fronte di una grande sofferenza e del sacrificio vissuto da alcuni lavoratori, 11 su 44 – dichiara il segretario Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso – Oggi abbiamo chiuso un accordo che mette in fila quello che da anni la Slc Cgil sostiene. A partire dal reintegro dei lavoratori, finalmente si aprirà una discussione seria sulla contrattazione di secondo livello, sull’organizzazione del lavoro, sulla produttività e sulle collaborazioni del teatro. Non ultimo, l’accordo determina le condizioni per un esodo incentivato di 6 lavoratori, che porterà a una ottimizzazione dell’attuale organizzazione del teatro”.
Un ringraziamento – aggiunge il segretario Slc Cgil Maurizio Rosso – va al sindaco di Palermo, che ha messo a disposizione 300 mila euro per gli incentivi all’esodo, contribuendo in modo serio e concreto a raggiungere la messa in equilibrio del teatro”. “E un grande ringraziamento – puntualizza Rosso .- va ai 12 lavoratori che hanno subito una decisione unilaterale, segno di una grande diseguaglianza, avversata dalla Slc Cgil Palermo in tutte le sedi. Adesso – conclude Rosso – apriremo una discussione e un confronto sulla programmazione triennale e sulla costruzione di una politica culturale che metta il teatro in condizione di produrre molto di più e di offrire occupazione e non licenziamenti e cassa integrazione”.