L’Unione Europea, con il Regolamento (UE) 2023/1115, è stata chiara: nessun prodotto legato alla deforestazione potrà più essere commercializzato nel mercato europeo. L’obiettivo è ambizioso: proteggere le foreste, combattere il cambiamento climatico e fermare un processo che, dal 1990, ha cancellato 420 milioni di ettari di boschi nel mondo. Una perdita che non è solo […]
E’ stata presentata questa mattina a Villa Niscemi, Fa’ la cosa giusta! Sicilia, la fiera regionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili in programma da domani e fino al 12 novembre alla Fiera del Mediterraneo. Nata nel 2011 sul modello di Fa’ la cosa giusta!, ideata 14 anni fa a Milano dalla casa editrice Terre di Mezzo, la manifestazione trasformerà per tre giorni l’area della Campionaria in cittadella del cambiamento.
“Ogni giorno dalle 10 alle 22 – dice il coordinatore del Comitato di Fa’ la cosa giusta! Sicilia Nino Lo Bello – sarà possibile entrare in contatto, a tu per tu, con le esperienze innovative nate negli ultimi anni in Sicilia in termini di riciclo, agricoltura sostenibile, piccola pesca, turismo responsabile, integrazione multiculturale e nuova economia”. “Come sindaco – ha detto Leoluca Orlando – ho il dovere di mettere in connessione questa esperienza con la città che ha in sé visione e concretezza, gli stessi elementi che hanno fatto di Palermo la capitale della cultura, risvegliando l’interesse internazionale nei confronti della città”.
I numeri: 3000 metri quadri coperti, 3500 all’aperto, più di cento espositori e oltre 20 momenti culturali tra dibattiti, workshop e spettacoli. Accanto all’area dedicata agli espositori, infatti, per tutta la durata della fiera i riflettori resteranno accesi sui temi dell’economia circolare, declinata nei vari aspetti in un padiglione interamente dedicato ai confronti, e attraverso laboratori e performance musicali e teatrali. Protagonisti della tre giorni: piccole imprese, consorzi di produttori, gruppi di acquisto solidale, fattorie sociali, designer, stilisti “sostenibili”, associazioni. E tanti ospiti: dai protagonisti di alcuni Gas – gruppi di acquisto solidale – provenienti dal Nord Italia e dalla Francia alla sociologa dell’Università di Trento Francesca Forno, al politologo, docente all’Università di Padova Paolo Graziano, a Carlo Borgomeo di Fondazione con il Sud, Federico Butera professore emerito del Politecnico di Milano, Riccardo Troisi ricercatore FireWatch, fino allo scrittore Paolo Cacciari, autore di vari testi di successo su beni comuni, sostenibilità e decrescita che sarà tra i relatori del dibattito di apertura della tre giorni, domani a partire dalle 10,30 al padiglione 4.
L’attenzione è a tutte le “buone pratiche” di consumo e produzione del territorio: dal credito all’agricoltura, dall’alimentazione al riuso, al riciclo dei rifiuti, al turismo sostenibile con un focus anche sull’economia creata dalla Rete dei Cammini. Sabato, in anteprima, si parlerà del prossimo volume della casa editrice Terre di Mezzo “Palermo – Messina per le Montagne. 400 km a piedi lungo le vie Francigene di Sicilia” di Davide Comunale e del quale verrà presentato un “assaggio editoriale”. Tra gli appuntamenti di domenica, invece, l’assemblea del Forum Siciliano dei Movimenti per l’acqua ed i Beni Comuni. In fiera, ad indicare la strada ai visitatori, saranno le “Totem Family”, allegre famigliole, realizzate con scarti di produzione di contenitori di latta agroalimentare dall’architetto Carola Arrivas Bajardi, protagonista in questi giorni anche di I-Design. Tra gli altri allestimenti in Fiera, “La Scatola del Mare – Io so che pesci prendere”, la mostra sulle grandi emergenze del Mar Mediterraneo, con laboratorio e video, a cura dell’Associazione Mare Vivo.
Sul fronte rifiuti, all’interno della fiera sarà possibile scoprire come funziona una compostiera di comunità: “Faremo vedere come può essere semplice – ha detto Silvia Coscienza, presidente di Liberambiente e responsabile regionale dell’Associazione italiana compostaggio – trasformare i rifiuti organici in fertilizzante prezioso per l’agricoltura e per la lotta alla desertificazione. Tra l’altro, l’Europa mette a disposizione 16 milioni di euro in Sicilia per finanziare compostiere locali e di comunità che possono essere realizzate nei quartieri, nelle scuole, negli alberghi, praticamente ovunque. Esistono compostiere per tutte le esigenze: da quelle di un singolo condominio di 10 famiglie a un paese di 2000 abitanti”. Presente alla conferenza stampa, tra gli altri, anche Steni Di Piazza, di “Etica Sgr”, società di gestione di risparmio del gruppo Banca Etica. “Oggi – ha detto – si può indirizzare il risparmio per favorire le imprese sostenibili ed è quello che noi facciamo. In tutta Italia sono già 180 mila i risparmiatori che hanno fatto questa scelta aiutando l’affermazione di un’economia diversa e più responsabile”.
Al centro delle 10 aree tematiche che disegnano l’area espositiva, tante piccole – grandi storie: dalla piattaforma online QBio per la vendita di prodotti biologici al Consorzio LeGallineFelici (35 aziende agricole e 150 famiglie che si sono unite aprendo un canale diretto con i Gas), alla Rete delle Fattorie Sociali che riunisce 120 realtà in tutta l’isola che sposano agricoltura e attività a sostegno degli altri. Tra gli stand, produttori di cosmetici 100% bio, artigiani capaci di filare la carta fino a farne veri e propri gioielli e uno stand del Dipartimento regionale della Pesca per informare e promuovere il consumo del pesce locale. E ancora: spazio dedicato all’informazione e alla comunicazione con Terre di Mezzo, Altraeconomia, Editori allo Scoperto (rete di piccole case editrici indipendenti di Palermo) e Repubblica Palermo.
In programma anche laboratori dedicati alle scuole con 2000 studenti già prenotati e più di 20 attività aperte al pubblico e realizzate da associazioni ed espositori: dalle storie raccontate dalla “Biblioteca vivente” del Ceipes a quelle della Libreria Libertina, dalle simulazioni di navigazione in barca a vela di Lisca Bianca ai tanti laboratori di creatività o sulle antiche farine, fino alle degustazioni di prodotti a km 0 (orari e informazioni sul sito www.falacosagiustasicilia.org).
Il taglio del nastro domani, venerdì 10 novembre, alle 10 alla presenza, tra gli altri, del sindaco Leoluca Orlando. Alle 10,30 al padiglione 4 sarà la volta del dibattito “Oltre la società dei consumi, nuovi modi per abitare la Terra” con Nino Lo Bello di Fa’ la cosa giusta! Sicilia, Giuseppe Notarstefano del dipartimento di Economia Unipa, Riccardo Troisi, ricercatore FairWatch, e lo scrittore Paolo Cacciari. Alle 11, nell’Agorà del Padiglione 16, sarà invece presentata la “Polizia turistica in bici” del Distretto turistico Palermo Costa Normanna. Ricco il calendario pomeridiano con due incontri alle 15, uno su “Agricoltura e aree interne” e l’altro su “Economia circolare e beni confiscati” al padiglione 4 e un incontro alle 16,00 su “Mare e Piccola Pesca”, organizzato dal Dipartimento Pesca della Regione siciliana. Infine, alle 18,00 il convegno nell’aula plenaria “Economia Circolare e Solidale per la finanza etica… Quale economia sostenibile?” accreditato dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia. A coordinare i lavori, aperti da Steni Di Piazza di “Etica SGR”, sarà il giornalista di Milano Finanza, Antonio Giordano. Interverranno: Anna Fasano, vicepresidente Banca Etica, Carlo Borgomeo di Fondazione con il Sud, Massimo Calzoni di Invitalia, Gaetano Giunta di Fondazione di Comunità di Messina, Roberto Lo Meo esperto di Fondi Strutturali Europei e Cesare Pozzo della Società di mutuo soccorso.
Infine, alle 20,30, sempre in aula plenaria, #toomuchmoney, la pièce teatrale scritta da Luciano Modica con Giancarlo Latina e Giorgia D’Acquisto. In un’economia che fa del consumo e della circolazione vorticosa del denaro le sue architravi, il singolo si trova schiacciato dall’esigenza di poter utilizzare quanto più denaro possibile, disancorandolo dal valore che rappresenta, o che dovrebbe rappresentare. L’identità si liquefà e si sovrappone alla moneta che da mero strumento diventa fine, scopo ultimo. Un evento promosso da Banca Etica. Ingresso libero.