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Venerdi 26 pomeriggio avra luogo a Caltanissetta, presso l’hotel San Michele il Convegno organizzato dalla UilCA dal titolo “Gli effetti delle Normativa anti-riciclaggio e delle pressioni commerciali sui dipendenti bancari”.
L’evento che rientra anche fra gli eventi formativi previsti dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, nasce dalla necessità di approfondire tali temi, alla presenza di parterre qualificato nella constatazione che negli ultimi anni, nonostante gli accordi di settore, le aziende bancarie hanno continuato a spingere sui risultati commerciali spesso a discapito della qualità del lavoro e talvolta inducendo il lavoratore in errore per carico di stress da risultato atteso.
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E’ infatti sotto gli occhi di tutti come negli ultimi anni siano cresciuti in maniera significativa i procedimenti disciplinari a carico dei dipendenti bancari, che nella “fretta commerciale” possono anche sbagliare, ma è inammissibile che poi vengano puniti per aver fatto quello che qualcuno ha chiesto loro di fare.
“L’iniziativa ha l’obiettivo di sensibilizzare le aziende bancarie a porre un rimedio, che parta proprio dal cambio di cultura dei top e dei middle management, attraverso una formazione mirata e una costante informazione sui danni che tale pratica può portare sia in termini di risultati economici prospettici siain termini di coinvolgimento e rispetto delle risorse umane – dice Rosario Mingoia, dirigente nazionale della Uilca -. Quando si tratta di conseguenze sul personale si fa riferimento in particolare alla fortissima correlazione, dimostrata da diversi studi, tra stress da lavoro correlato e pressioni commerciali; una situazione del genere non è più tollerabile specie se si pensa che il settore bancario ha perso a seguito degli accordi sugli esodi decine di migliaia di posti di lavoro (30.000 negli ultimi 4 anni) scaricando su un numero sempre minore di dipendenti la responsabilità del budget”.
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Tra l’altro proprio l’ 8 febbraio 2017 è stato sottoscritto tra l’ABI e le OO.SS. un importante accordo sul tema delle pressioni commerciali che aveva l’obiettivo di far cessare tale fenomeno negativo, per cui gli strumenti ci sono, ma manca l’assunzione di responsabilità necessaria a far cambiare la cultura e l’approccio sul tema.