L’Unione Europea, con il Regolamento (UE) 2023/1115, è stata chiara: nessun prodotto legato alla deforestazione potrà più essere commercializzato nel mercato europeo. L’obiettivo è ambizioso: proteggere le foreste, combattere il cambiamento climatico e fermare un processo che, dal 1990, ha cancellato 420 milioni di ettari di boschi nel mondo. Una perdita che non è solo […]
L’Assemblea regionale siciliana ha approvato un ordine del giorno, presentato dal M5S, primo firmatario Giancarlo Cancelleri, per chiedere l’istituzione di indagine sull’istituzione di una commissione di indagine e sugli enti finanziari della Regione siciliana. Nei giorni scorsi la procura della Corte dei Conti ha aperto un fascicolo, dopo il blitz delle fiamme gialle nei locali dell’Ircac, l’istituto Regionale per il credito alla cooperazione. Da un’inchiesta giornalistica sarebbe emersa, infatti, una voragine da 400 milioni di euro tra crediti non riscossi e contenziosi con il fisco. L’istituzione della commissione parlamentare di indagine ha l’obiettivo di acquisire i documenti contabili, verificare i dati relativi a perdite su crediti, ai crediti in sofferenza dell’ircac. L’atto parlamentare impegna l’Assemblea regionale ad estendere le analoghe attività di indagine anche ad altri due enti regionali: Crias e Irfis.
“Questo parlamento – ha detto il vice presidente dell’Ars Giancarlo Cancelleri intervenendo in aula a palazzo dei Normanni – deve istituire la commissione di indagine sull’Ircac e sugli altri istituti di credito della Regione. Coerentemente con quanto annunciato la scorsa settimana, in occasione della prima seduta utile del parlamento ho presentato l’atto. Secondo inchieste giornalistiche ci sarebbe una voragine nelle casse dell’Ircac da 400 milioni di euro tra crediti non riscossi e contenziosi con il fisco”. “Finora – ha aggiunto – questo ente, governato da decenni da cuffariani e lombardiani, è stato usato come bancomat dalla politica e foraggiato con soldi pubblici, sottratti ai siciliani, finanziaria dopo finanziaria, magari per favorire coop e imprese degli amici degli amici”. “Vogliamo – ha concluso – fare luce su quanto avvenuto e verificare responsabilità, che siamo pronti a denunciare agli organi competenti”.