E’ possibile elaborare proposte condivise e ragionevoli per il rilancio economico, sociale e culturale della Sicilia? E’ la domanda cui ha provato a dare una risposta ReStart nelle due giornate di lavoro (il 3 e 4 maggio) a Siracusa, nell’ex Convento del Ritiro, dedicate alla “Sicilia hub del Mediterraneo”.
“ReStart – Un progetto di condivisione” è il percorso promosso dal movimento Res e coordinato dal deputato regionale del Pd Giovanni Cafeo che dallo scorso dicembre ha visto organizzati in tutto il territorio della provincia di Siracusa una serie di eventi tematici legati alle “5 P” di Agenda 2030 dell’Onu e cioè Prosperità, Partnership, Pianeta, Persone e Pace; gli eventi sono stati curati da Fabrizio Geraci, Pasquale Saetta, Stefano Ingallina, Tiziano Spada e Alba Bellofiore.
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Venerdì 3 e sabato 4 maggio il progetto ReStart ha avuto un primo momento di sintesi nella due giorni finale di Siracusa che ha ospitato tre convegni, moderati dai giornalisti Guglielmo Troina, Maria Pia Farinella e Nino Amadore, con in contemporanea ben 15 tavoli di lavoro, partecipati tra gli altri dagli assessori regionali Ruggero Razza, per il tema della sanità, Bernadette Grasso, per quello degli enti locali e Salvatore Cordaro per le tematiche inerenti il territorio e l’ambiente.
Nel corso delle due giornate sono inoltre intervenuti l’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera e l’assessore alla formazione Roberto Lagalla; i tavoli hanno visto la partecipazione dei dirigenti generali Salvatore D’Urso, dipartimento Energia, Dario Tornabene, , Girolamo Navarra, U.R.E.G.A. e Salvatore Cocina, Ufficio speciale riduzione dei consumi ed efficientamento energia, dell’On. Luca Sammartino, Presidente della Commissione Lavoro e Cultura all’ARS, dell’On. Compagnone, Presidente Commissione UE e dell’On. Di Domenico, Segretario della Commissione Salute. L’ex Ministro alla Coesione Territoriale, l’On. De Vincenti, ha inoltre partecipato al convegno sulla programmazione europea 2021-2027.
“Il progetto ReStart non finisce certamente oggi – spiega Giovanni Cafeo, promotore dell’iniziativa – semmai da oggi auspico che possa diventare parte integrante del dibattito politico e sociale un nuovo metodo di confronto che abbiamo provato a sviluppare in questo lungo percorso, frutto di un approccio che punta a considerare per ogni decisione importante tutte le sfaccettature della sostenibilità, da quella sociale a quella economica, da quella istituzionale a quella generazionale, intesa come responsabilità di ciò che lasciamo alle prossime generazioni, visto il nostro essere comunque di passaggio”.
“Con ReStart, abbiamo provato insieme a restituire valore alle risorse umane e alle loro competenze ma soprattutto alle relazioni – continua Cafeo – perché da troppo tempo ormai la politica, vissuta come una perenne campagna elettorale, ha scelto di puntare più sul facile consenso immediato che sulla ricerca di soluzione dei problemi in un’ottica di medio e lungo periodo. Ci rendiamo conto che questo è sicuramente il percorso più difficile ma – conclude Cafeo – è certamente l’unica soluzione possibile per poter tornare a guardare con occhio positivo al futuro”.
I ringraziamenti finali vanno a tutti i relatori e gli ospiti presenti a cominciare da quelli arrivati da fuori Sicilia: Ferruccio Cremaschi di ZeroseiUp, Valeria Amato della fondazione CS Mare, l’avvocato Caterina Flick, la dottoressa Raffaella Vitale, l’assessore Riccardo Mariani, il prof. Angelo Schillaci, il dott. Luca Talluri, Presidente di Federcasa Nazionale, il dott. Alessio Cipullo di Elettricità Futura, la dottoressa Marina Dragotto di Audis, l’architetto Antonio Nizza dello studio Piano e la dottoressa Raffaella Rumiati di ANVUR; allo staff organizzativo, ad Impact Hub Siracusa per l’insostituibile lavoro di facilitazione e restituzione del lavoro svolto ai tavoli tematici, a Chiara Borzì, co-conduttrice della manifestazione, alla stampa che ha seguito con interesse le due giornate e ovviamente a tutte le centinaia di partecipanti che hanno scelto, in questo fine settimana di maggio, di sacrificare un po’ del loro tempo libero per metterlo a disposizione della comunità.