Le vicende che vedono protagoniste il quotidiano La Sicilia e le emittenti Antenna Sicilia e Telecolor preoccupano anche l’Associazione generale delle cooperative italiane. Michele Cappadona, presidente regionale dell’Agci, infatti, ha seguito fin dall’inizio con grande attenzione i recenti sviluppi connessi alla lunga vicenda giudiziaria dell’imprenditore catanese Mario Ciancio Sanfilippo, che hanno portato alla confisca dei suoi ingenti beni patrimoniali.
«Le misure di prevenzione disposte dal Tribunale di Catania – scrive Cappadona – suscitano apprensione perchè hanno inevitabilmente coinvolto anche le aziende editrici collegate a Ciancio, la cui esistenza è patrimonio della comunità, garanzia di pluralismo dell’informazione e della libertà di stampa. Anche giornali e televisioni costituiscono attività d’impresa, la cui sopravvivenza e autonomia dipende da una sana gestione aziendale e da ineluttabili leggi di mercato. È logico considerare che se un amministratore giudiziario non può in generale surrogare in tutti i suoi aspetti la figura dell’imprenditore, a maggior ragione non può rappresentare una situazione gestionale ideale in un settore delicato e difficile come quello dell’editoria, attraversato purtroppo da una persistente crisi ultradecennale».
Pochi anni fa, in occasione della chiusura dei servizi giornalistici di Antenna Sicilia, l’Agci, interpellata in vista di possibili soluzioni, aveva già manifestato la sua piena disponibilità a supportare l’idea di costituire una cooperativa che rilevasse l’attività giornalistica, percorso che non poté allora concretizzarsi per il mancato accordo con la proprietà.
«L’iniziativa di proporre all’amministratore giudiziario di affidare la gestione delle varie testate ed emittenti ad una o più cooperative di giornalisti e tecnici, creando imprese sane e produttive in grado di dare garanzia occupazionale e autonomia d’informazione, – continua il presidente regionale dell’Agci – troverebbe ancora la piena disponibilità e sostegno dell’intero sistema, regionale e nazionale, dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane. L’indiscusso riconoscimento del ruolo e del valore sociale dei mezzi d’informazione del gruppo editoriale, delle professionalità dei giornalisti, della dignità dei lavoratori, merità la solidarietà che continuano a manifestare istituzioni, parti sociali e cittadini, accanto all’affetto dei lettori e alla vicinanza del mondo della cooperazione».