L’Unione Europea, con il Regolamento (UE) 2023/1115, è stata chiara: nessun prodotto legato alla deforestazione potrà più essere commercializzato nel mercato europeo. L’obiettivo è ambizioso: proteggere le foreste, combattere il cambiamento climatico e fermare un processo che, dal 1990, ha cancellato 420 milioni di ettari di boschi nel mondo. Una perdita che non è solo […]
Collaborazione nel segno del comune interesse per il rilancio dell’area industriale. Lo hanno concordato il Presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona, e i Segretari confederali provinciali di CGIL, CISL, UIL, Roberto Alosi, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò, nell’ incontro durante il quale sono state esaminate le diverse criticità che gravano sull’economia siracusana. Condividendo il dato che gran parte delle cause hanno carattere strutturale e, per questo, non possono essere affrontate con l’ottica dell’emergenzialità, ma necessitano della costruzione e della condivisione di un percorso ampio e articolato che coinvolga tutte le forze sane della società, comprese le Istituzioni.
Piena sintonia sul tema del lavoro, concordando la necessità di dare certezze sulla continuità occupazionale a chi lavora, ma anche di creare le condizioni per la ripresa delle produzioni e quindi dell’offerta occupazionale. Nella medesima ottica di sinergia, si è valutata l’opportunità di operare sin da subito affinché le eccellenze del territorio – in particolare beni culturali, ambientali e qualità dell’agroalimentare – divengano vere e proprie filiere sulle quali costruire una parte importante dell’economia dei prossimi anni.
Il Presidente Bivona ed i Segretari Alosi, Sanzaro e Munafò, consapevoli che il loro ruolo comporta responsabilità nel disegnare il futuro del territorio, intendono spronare le Istituzioni e la Politica locale ad essere presenti, propositive ed efficaci nell’intercettare ogni possibilità offerta dalla programmazione di fondi nazionali e comunitari, per generare sviluppo e lavoro. Questo aspetto assume rilievo strategico perché influenza in modo determinante la competitività del territorio per l’attrazione di investimenti privati, tema al quale è connesso quello della qualità delle infrastrutture. Così come per le bonifiche e per il piano di risanamento ambientale, che non solo recupererebbero un territorio maltrattato per decenni, ma sarebbero nuovo impulso alle aziende e nuove occasioni al lavoro. Punto di discussione è stata anche la questione degli appalti, sollevata dai sindacati, e l’esigenza sia dell’applicazione della clausola sociale, sia dell’attenzione alla sicurezza.