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Si chiama Special Piano ed è una App che permette ai disabili di conoscere le note musicali grazie all’utilizzo della scala di colori dell’arcobaleno: a ogni nota, in pratica, corrisponde un colore. In fondo una cosa semplice ma straordinaria: un’applicazione mobile che rivoluziona il modo di comunicare. Un sistema inedito di interagire con la realtà esterna, che permette ai ragazzi con disabilità di suonare virtualmente il pianoforte, e di far conoscere loro quelle che sono le note musicali e la musica in sé. Un progetto sofisticato, già brevettato, realizzato appositamente per Gabriele, un ragazzo di 17 anni, affetto di tetraplegia, che frequenta la seconda media dell’Istituto Sandro Pertini di Palermo, ma che potrà aiutare milioni e milioni di persone con gravi difficoltà a percepire la quotidianità, a realizzare le loro passioni e i loro sogni. Alla guida della Start-Up, tre giovani palermitani, Rosario Salmeri, 18 anni, studente di Ingegneria Cibernetica dell’ateneo palermitano, Riccardo Lo Cicero, 19enne perito informatico, e Federica Cannizzaro, 16 anni, liceale dell’istituto tecnico industriale Vittorio Emanuele III. “L’idea innovativa nasce dai miei legami familiari – racconta Rosario Salmeri – poiché all’interno della mia famiglia c’è un ragazzo (mio cugino) che ha difficoltà a muoversi e a comunicare con gli altri. E solo le vibrazioni e le percezioni sonore gli provocano stimoli e inconsce reazioni”.
È, quello brevettato da questi tre ragazzi, un modo inedito e computerizzato per far apprezzare a ragazzini “speciali” la musica, consentendogli oltremodo di suonare uno strumento musicale. Una rivoluzione digitale di facile utilizzo, che permetterà di aprire le porte al mondo della musica, anche a coloro a cui è impensabile avvicinarsi. Sono oltre 4 milioni in Italia le persone con disabilità. Questa App contribuirà a migliorare la qualità della loro vita, verso una maggiore inclusione sociale. È possibile accedere all’applicazione attraverso lo schermo di un telefono o di un computer, per usufruire della tastiera di un pianoforte. A ogni nota è associato un colore. Una funzione che permette la percezione dei suoni attraverso vibrazioni uditive sensoriali. La partitura suonata può anche essere registrata e riprodotta in un secondo momento. La tastiera può essere suonata sia dal disabile che da un tutore, nel caso in cui la patologia impedisca di farlo in prima persona.
“Gabriele ha una gravissima disabilità, che lo rende apparentemente scollegato al mondo circostante-racconta Antonella Di Bartolo, dirigente dinamico dell’istituto Comprensivo Sperone-Pertini- e così negli anni scorsi, abbiamo notato che ascoltando la musica, e in particolare il suono del pianoforte, Gabriele, anche se appisolato, si animava e reagiva muovendosi. È in questa occasione, che la docente di musica rimaneva a suonare solo per lui, oltre il suo orario di servizio. La sfida era mettere Gabriele in condizione di suonare in qualche modo. La classe di Gabriele ha una particolare inclinazione alla musica, infatti i giovani studenti sono stati i vincitori del premio “Giovanni Falcone”, con la canzone “In questa città” e quest’anno saranno ospiti a Quantico negli Stati Uniti, nella sede dell’FBI. Gabriele è uno dei nostri 1006 alunni, tutti “speciali”. Per ognuno cerchiamo di individuare i canali di comunicazione privilegiati e i diversi talenti. Penso sia la forma più rispettosa di insegnamento. Non trasmettere conoscenze, ma dar loro gli strumenti per ragionare, non incasellare, ma far emergere le potenzialità non esigere, ma essere al servizio. Questo è stato fatto con Gabriele, questo ci sforziamo di fare con tutti i nostri ragazzi”.