L’Unione Europea, con il Regolamento (UE) 2023/1115, è stata chiara: nessun prodotto legato alla deforestazione potrà più essere commercializzato nel mercato europeo. L’obiettivo è ambizioso: proteggere le foreste, combattere il cambiamento climatico e fermare un processo che, dal 1990, ha cancellato 420 milioni di ettari di boschi nel mondo. Una perdita che non è solo […]
Interessante e risolutiva la decisione n. 1315/2016 del TAR della Calabria(sezione di Reggio Calabria) che è intervenuta per revocare un appalto, assegnato peraltro con offerta congrua. A determinare la revoca infatti è stata il troppo ridotto costo del lavoro, calcolato al di sotto di qualsiasi minimale previsto dalla norma o dai Contratti. Il tutto anche in applicazione alla direttiva comunitaria 2014/24/UE, esplicitamente richiamata nel nuovo codice appalti, che prevede il rispetto dei diritti minimi quando riguardano interessi primari come quelli del lavoro e della retribuzione. “Questo pronunciamento dei giudici amministrativi calabresi – commentano i consulenti del lavoro – è la prima vera pietra miliare nella lotta agli abusi e alle distorsioni del mercato del lavoro e della professione. Con l’azione sinergica di segnalazione da parte dei Consigli Provinciali e di vigilanza da parte del Ministero del Lavoro può trovare così soluzione anche il fenomeno di cooperative ed altri enti, operanti illecitamente nel settore degli appalti e della somministrazione”.