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Il Parlamento europeo ha eletto oggi Teresa Anjinho come nuova Mediatrice europea per un mandato quinquennale che inizierà ufficialmente il 27 febbraio 2025. La sua elezione, avvenuta dopo due turni di scrutinio segreto, ha visto la partecipazione di sei candidati provenienti da diverse nazioni europee: Italia, Austria, Estonia, Paesi Bassi e Portogallo.
Con 344 voti favorevoli, Teresa Anjinho ha conquistato la fiducia dei deputati, assicurandosi la maggioranza necessaria come previsto dall’articolo 237 del Regolamento del Parlamento1307506IT.
Chi è Teresa Anjinho?
Avvocata, ricercatrice accademica ed esperta di diritti umani, Anjinho porta con sé un bagaglio solido di esperienza istituzionale. Già vice difensora civica del Portogallo, ha gestito settori cruciali come giustizia, istruzione, salute e diritti fondamentali, difendendo i cittadini contro possibili casi di cattiva amministrazione1307506IT. Attualmente è membro del Comitato di vigilanza dell’OLAF, l’Ufficio europeo per la lotta antifrode, un ruolo che ha consolidato le sue competenze in materia di trasparenza e responsabilità.
Durante la sua audizione pubblica del 3 dicembre 2024 presso la Commissione per le petizioni del Parlamento, Teresa Anjinho ha delineato una visione chiara per il suo mandato:
“Il mondo di oggi non comprende l’indecisione dovuta a formalità o burocrazie inutili, né accetta ritardi ingiustificati. Dobbiamo sempre rispettare il giusto processo, ma dobbiamo anche fare i conti con la realtà. È una questione di fiducia nelle istituzioni e, alla fine, nell’Unione europea nel suo complesso”1310759EN.
Il significato strategico del ruolo
L’Ufficio del Mediatore europeo, istituito nel 1995, rappresenta un presidio fondamentale per garantire il buon funzionamento delle istituzioni dell’UE. Esso indaga su casi di cattiva amministrazione, agendo sia su denuncia dei cittadini sia di propria iniziativa. È uno strumento cruciale per mantenere la fiducia tra i cittadini e l’Unione, affrontando inefficienze e promuovendo trasparenza.
La funzione del Mediatore europeo si è evoluta nel tempo, diventando sempre più strategica in un contesto caratterizzato da crescente domanda di responsabilità e accessibilità da parte delle istituzioni europee.
L’importanza della selezione
La procedura di elezione del Mediatore europeo è rigorosa e trasparente. I candidati, oltre a dover garantire indipendenza e competenza, devono presentare le proprie priorità pubblicamente di fronte alla Commissione per le petizioni. La loro elezione, poi, avviene a scrutinio segreto e richiede la maggioranza dei voti espressi in Aula.
Il mandato di Anjinho arriva in un momento delicato per l’Unione, dove la fiducia dei cittadini deve essere costantemente rafforzata. La nuova Mediatrice si è impegnata a rendere l’ufficio più accessibile, efficiente e vicino ai cittadini.
Prossimi passi
Dopo la cerimonia di giuramento del 27 febbraio 2025 presso la Corte di giustizia dell’UE, Teresa Anjinho inizierà il suo lavoro, succedendo a Emily O’Reilly, che ha guidato l’ufficio dal 2013.
Con una visione incentrata sulla reattività e l’equità, Teresa Anjinho si prepara a portare avanti un mandato che si annuncia fondamentale per consolidare il rapporto tra i cittadini europei e le istituzioni dell’Unione.
Brigida Raso