L’Unione Europea, con il Regolamento (UE) 2023/1115, è stata chiara: nessun prodotto legato alla deforestazione potrà più essere commercializzato nel mercato europeo. L’obiettivo è ambizioso: proteggere le foreste, combattere il cambiamento climatico e fermare un processo che, dal 1990, ha cancellato 420 milioni di ettari di boschi nel mondo. Una perdita che non è solo […]
L’Italia, si sa, è ancora molto indietro con il programma di ammodernamento della rete internet. Ci sono ancora, vaste aree del paese, dove a causa della scarsa portata dei cavi e della capacità della cablatura, la connessione a internet, avviene con modalità debole, discontinua e intermittente. Lo si è visto e toccato con mano, da un anno a questa parte con il lockdown e l’impossibilità di molte scuole di attivare le attività scolastiche in modalità smart.
Se non arriva Internet, la rete delle reti, attraverso le quali viaggia ormai l’informazione, locale, regionale, nazionale, insomma glocale, è evidente che lo strumento tradizionale di diffusione dell’informazione stampata, la rete capillare delle edicole, resta il veicolo principale di diffusione dei giornali.
Secondo alcune stime Istat, in attesa del decennale censimento generale della popolazione del 2021, ben il 20% della popolazione italiana vive in piccoli centri e agglomerati urbani situati prevalentemente in aree montane e comunque marginali. Cioè proprio quelle dove si registra il maggior ritardo tecnologico della rete cablata, fibra compresa. Da qui la riproposione, molto opportuna nella finanziaria nazionale 2021 del cosiddetto Bonus Edicole, già sperimentato nella legge di bilancio nazionale del 2018, di cui, per la verità è ricca – di bonus – la finanziaria 2021.
Con il comma 609 dell’art. 1 della Legge n. 78 del 30/12/2020, meglio conosciuta come Finanziaria di bilancio 2021, viene confermata l’estensione anche per il 2021 e 2022 del “bonus edicole”, già previsto dall’art. 1, commi da 806 a 809, Legge 145/2018, a favore degli esercenti attività commerciali operanti esclusivamente nella vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici e delle imprese di distribuzione della stampa che riforniscono giornali quotidiani o periodici e/o rivendite situate in Comuni con una popolazione inferiore a 5.000 abitanti e in Comuni con un solo punto vendita.