Sicilia Economia - News di economia, turismo e agricoltura in Sicilia.



Trasporto ferroviario, Federconsumatori: ecco le ombre del contratto di servizio

Nei giorni scorsi Federconsumatori Sicilia ha inviato una nota alla Presidenza della Regione e all’Assessorato Regionale ai Trasporti in merito al nuovo Contratto di Servizio (CdS) sul Trasporto Pubblico Ferroviario di Interesse Regionale e Locale con Trenitalia S.p.A. per il periodo 1.1.2017 – 31.12.2026.

Tale contratto è stato firmato, dopo lunghissima attesa in gran parte dovuta alla precedente Amministrazione Regionale, lo scorso 17 maggio. Nella nota l’associazione di tutela dei diritti dei consumatori mette nero su bianco quelli che sono, a suo avviso, gli aspetti positivi del contratto e quelli negativi.

Innanzitutto è positivo il fatto che il contratto sia stato firmato e che non sia completamente aderente alla prima bozza visionata da Federconsumatori a fine dicembre 2017. L’Assessorato ai Trasporti ha saggiamente scelto, infatti, di far proprie alcune delle osservazioni fatte da Federconsumatori Sicilia e da altre associazioni.

Ad esempio, è stato previsto un finanziamento a carico di Trenitalia (seppur minimo) per le attività di verifica dei parametri del Contratto di Servizio svolte anche dalle associazioni di tutela dei consumatori. Adesso, però, ci aspettiamo un decreto regionale con il quale vengano definiti gli appuntamenti di verifica del Tavolo di confronto e che preveda diversi incontri, in modo da affrontare efficacemente tutte le complesse tematiche del CdS.

Mancano nel CdS, ma sono previsti dalla delibera dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) numero 16 dell’8 febbraio 2018, alcuni strumenti per l’accessibilità dei dati e la trasparenza della gestione di Trenitalia: obbligo di pubblicazione delle indagini sulla mobilità potenziale, obbligo di comunicazione dei reclami ricevuti, per numero e catalogati in base ai diversi motivi di reclamo ed alle tratte interessate.

A preoccupare maggiormente Federconsumatori, però, è la mancanza del meccanismo del “price cap” all’interno del CdS. Questo meccanismo lega gli aumenti del costo dei biglietti agli investimenti fatti dall’azienda. Nel CdS c’è un riferimento troppo vago e non vincolante: sono previsti aumenti tariffari negli anni 2020, 2022, e 2024 e sono pari al +10% per ciascun anno ma sono “correlati” e non vincolati all’avvio e al completamento del programma di investimenti in materiale rotabile (cioè motrici e vagoni). Qualora la Regione dovesse bloccare tali incrementi, però, Trenitalia potrebbe chiederle di pagare i mancati introiti.

Infine, anche qualora la Regione non blocchi gli aumenti tariffari prestabiliti, se i ricavi previsti per Trenitalia dal Piano Economico Finanziario (PEF) del CdS saranno inferiori alle attese ciò potrebbe portare a maggiori costi per la Regione o ad una riduzione del servizio.

 

Nel Cds è indirettamente previsto che se Trenitalia non fa abbastanza ricavi perché il traffico è inferiore alle attese o perché troppi viaggiatori non pagano il viaggio, o taglia le corse o addebita i mancati introiti alla Regione.

Questo perché la clausola contrattuale sulla ripartizione dei rischi prevede margini di recupero dell’evasione e di incremento dei passeggeri troppo bassi (dall’1 al 6,1%) e nettamente favorevoli a Trenitalia che “avrà ragione” anche nel caso in cui riesca (esempio per il 2020) a recuperare appena l’1,5% dell’evasione/elusione dei biglietti e ad aumentare il numero dei passeggeri dell’1% rispetto all’anno precedente.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ambiente

4 min

L’Unione Europea, con il Regolamento (UE) 2023/1115, è stata chiara: nessun prodotto legato alla deforestazione potrà più essere commercializzato nel mercato europeo. L’obiettivo è ambizioso: proteggere le foreste, combattere il cambiamento climatico e fermare un processo che, dal 1990, ha cancellato 420 milioni di ettari di boschi nel mondo. Una perdita che non è solo […]

3 min

Si è svolto ieri a Catania, presso l’NH Hotel Parco degli Aragonesi, il primo appuntamento del programma “La sfida della sostenibilità – Stakeholders a confronto”, organizzato da Manageritalia Sicilia. Con oltre 120 partecipanti tra rappresentanti istituzionali, imprenditori e giovani universitari, l’evento dal titolo “Verso un futuro sostenibile” ha inaugurato un ciclo di incontri in cinque […]

5 min

La Sicilia è di nuovo nell’occhio del ciclone per una nuova emergenza ambientale: un progetto di depurazione contestato, lacune amministrative, e la concreta minaccia di sanzioni europee per 100 milioni di euro. La Commissione Europea ha recentemente lanciato un monito ufficiale all’Italia per il mancato rispetto delle normative comunitarie, e la Sicilia si ritrova ancora […]

2 min

La casa green fa bene all’ambiente e anche al portafoglio. Nell’ultimo anno, complici le aspettative sul calo dei tassi di interesse e le offerte lanciate da alcune banche per cavalcare l’onda della direttiva Ue sull’efficientamento energetico degli immobili, il costo dei mutui per abitazioni di Classe A e B ha segnato una forte contrazione.  Secondo […]

2 min

La Ugri- Servizi per l’Ambiente è un’ azienda palermitana che opera, prevalentemente, con i suoi servizi in tutta la Sicilia, ma che sviluppa attività anche oltre lo Stretto. Lavora sia con il pubblico che con il privato. Ascoltare i bisogni della comunità è la mission con la quale la Ugri affronta il lavoro rivolgendosi alle […]