C’è una lunga e bella storia da ripercorrere e da declinare al futuro, domani, sabato 23, a partire dalle ore 17, nell’incontro pubblico su “Comunità locale e SNAI (Strategia Nazionale Aree Interne)” organizzato dal Presidio partecipativo del Patto di Fiume Simeto a Palazzo Bianchi di Adrano.
Una bella storia che ha già fatto parlare di sé ed è cominciata nel 2000. Prima la mobilitazione sociale e impegno civico per la rinascita della Valle del Simeto. Quindi la sottoscrizione del Patto di fiume tra società civile organizzata nel Presidio Partecipativo (oltre quaranta associazioni), l’Università di Catania e le amministrazioni locali. Poi la selezione di questa porzione di territorio come area sperimentale di rilevanza nazionale per la SNAI e la progettazione comune, che ha coinvolto scuole, pediatri e medici di base, studenti, pendolari, i cittadini tutti, aprendo il percorso all’ascolto dei bisogni e alle idee della comunità, e ha portato a una strategia “attenta alle persone e ai luoghi”. Quindi l’approvazione del documento finale per un importo complessivo pari a circa 31 milioni di euro. E la possibilità di utilizzare i finanziamenti per il potenziamento dei servizi pubblici e lo sviluppo locale, di cui a breve beneficeranno direttamente i Comuni di Adrano, Biancavilla e Centuripe (Area Progetto) e che avranno ricadute positive su tutta la Valle (Area Strategica).
Peccato che ora che si lavora per sottoscrivere l’Accordo di Programma Quadro e pubblicare i primi bandi in fase di attuazione, qualcosa sembra cambiato. Presidio e Università che, con le attività del Patto di Fiume, hanno dato contributi sostanziali alla buona riuscita del percorso SNAI, dall’auto-candidatura fino all’approvazione della Strategia, non sono stati invitati al tavolo della discussione, nonostante le diverse sollecitazioni avanzate al Comune Capofila Adrano.
E, nel frattempo, ecco suonare un altro campanello d’allarme: è stato perso il finanziamento di circa un milione e mezzo di euro a valere sulla L. 205/2017 art.1 comma 853 per la messa in sicurezza di un edificio pubblico, l’ex Macello di Adrano, destinato a completare il quadro di progetti a supporto della Strategia. “I fondi – spiega il Presidio – erano stati già stanziati e in parte trasferiti nelle casse del Comune e sono andati persi per ritardi e inadempimenti locali ancora da chiarire. Il fatto ha deluso e preoccupato quei soggetti che fattivamente avevano contribuito, nella fase di co-progettazione, alla definizione di questo e altri interventi, in una cornice coerente fatta da azioni in connessione tra loro come in un puzzle. Perdendo un primo pezzo del puzzle, si genera il timore che se ne perdano altri, oltre a sfaldare l’organicità di un ragionamento costruito con fatica e impegno da parte di una molteplicità di persone”.
Una situazione che, però, non ha scoraggiato le associazioni e, anzi, le ha condotte a intensificare, se possibile, le loro azioni sul territorio. L’appuntamento di domani (sabato 23) ne è una riprova. “Racconteremo una storia a più voci sul percorso di auto-candidatura e sulla selezione da parte del Comitato Nazionale Aree Interne, avvenuta grazie alla capacità delle organizzazioni di cittadinanza attiva di costruire una forte sinergia con Enti Locali e Università. Riprenderemo alcuni aspetti chiave della fase di co-progettazione e concertazione istituzionale, durante la quale tale sinergia ha consentito di conseguire importanti risultati. Discuteremo inoltre su prospettive e modalità partecipative per l’attuazione della Strategia. Invitiamo a prendere parte a questo incontro tutti coloro siano stati già coinvolti o siano comunque interessati a contribuire a un importante percorso di comunità come la SNAI”.