La Banca Centrale Europea ha dato il suo benestare alla costituzione del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, in una lettera ufficiale pervenuta alla Capogruppo Iccrea Banca. Nella comunicazione è evidenziato che “il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha deciso di confermare che le condizioni per la costituzione del Gruppo bancario cooperativo sono soddisfatte e gli effetti della decisione decorrono dal giorno della notifica ai destinatari”, dunque dal 4 marzo 2019.
La Banca d’Italia ha perfezionato quindi l’iscrizione all’albo dei Gruppo Bancari del nuovo Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea.
Nasce ufficialmente il più grande gruppo bancario cooperativo italiano con 142 Banche di Credito Cooperativo, dislocate su 1700 comuni in una rete di oltre 2600 sportelli, più di 4 milioni di clienti, 750 mila soci, con attivi per 153 miliardi di euro e fondi propri per 11 miliardi di euro: un gruppo bancario che in Italia si colloca al terzo posto per numero di sportelli ed al quarto per attivi.
In Sicilia le BCC aderenti sono: BCC San Giuseppe di Mussomeli, BCC di Valledolmo, BCC Don Rizzo, BCC di Pachino, BCC di San Biagio Platani, BCC di Altofonte e Caccamo, BCC San Michele – Caltanissetta, BCC San Giuseppe Petralia Sottana, Banca San Francesco, BCC Mutuo Soccorso di Gangi, BCC Toniolo di San Cataldo, BCC Don Stella di Resuttano, BCC Della Valle del Fitalia, BCC Valle del Torto, BCC Agrigentino. Gli sportelli in totale sono 127, in 104 comuni presenti in regione.
“A valle di questo lungo ed impegnativo percorso – ha commentato il Vice Presidente Vicario Giuseppe Maino – culminato con il via libera della BCE alla costituzione del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, il mio personale ringraziamento va agli Organi di Vigilanza europei ed italiani e a tutti i professionisti del Credito Cooperativo che hanno contribuito al raggiungimento di questo traguardo storico. E un pensiero particolare va a Giulio Magagni, sotto la cui presidenza il Gruppo Iccrea è cresciuto e si è affermato come uno dei principali gruppi bancari italiani fino a divenire l’attuale Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea che oggi celebriamo con orgoglio e soddisfazione. A tutti noi – ha proseguito Maino – formulo i miei migliori auguri di buon lavoro, un lavoro da costruire insieme, per affermarci come la Prima Banca Locale del Paese, al servizio dei territori, delle famiglie e delle imprese che costituiscono il tessuto connettivo dell’economia italiana”.
“Con l’avvio del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea – ha commentato Leonardo Rubattu, Direttore Generale di Iccrea Banca – si afferma un modello di ‘fare banca’ innovativo ed originale: il più grande gruppo di banche locali diffuse capillarmente sul territorio, che coniugano la loro vocazione localistica con la forza e la solidità di un grande Gruppo bancario nazionale. E’ davvero difficile pensare di poter competere in un mercato bancario così complesso e in continua trasformazione, di intercettare i nuovi bisogni della nostra clientela attuale e potenziale, senza realizzare quelle economie essenziali a poter effettuare investimenti economici e di know how. Il Gruppo bancario Cooperativo Iccrea è nato soprattutto per questo: promuovere e consolidare la crescita e la trasformazione delle BCC per competere nel nuovo contesto di mercato, assecondandone la loro vocazione unica di banche locali e di prossimità. Ringrazio le Autorità di Vigilanza, sia europea che italiana, per l’approccio costruttivo ed estremamente professionale con cui ci hanno accompagnato in questo lungo, complesso e originale percorso di creazione del Gruppo Cooperativo Iccrea”.
Iccrea Banca è la Capogruppo del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea ai sensi della Legge n. 49/2016, che prevede la riforma del Sistema del Credito Cooperativo. A dicembre 2018 sono 142 Banche di Credito Cooperativo aderenti al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea. Al 31 dicembre 2018 il Gruppo ha più di 4 milioni di clienti, oltre 2.500 sportelli presenti in 1.745 comuni italiani. Al 30 giugno 2018 si registra un attivo di circa 152,8 miliardi di euro e fondi propri per 11 miliardi di euro.