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Zone franche montane, i Comuni si mobilitano per la fiscalità di vantaggio

Polizzi Generosa, Gangi, Geraci Siculo, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Blufi, Alimena, Bompietro, Castellana Sicula, Caltavuturo, Castelbuono, Novara, Castroreale, Sutera, Fondachelli, Castiglione di Sicilia, San Marco d’Alunzio, Montalbano, Ferla e Sperlinga.
Sono le prime municipalità siciliane –  altre stanno provvedendo –  che, attraverso un ordine del giorno, hanno sollecitato all’Assemblea Regionale Siciliana l’approvazione della legge sulla montagna, ferma in aula da 835 giorni: legge che consentirebbe l’attivazione delle cosiddette zone franche montane, indispensabili al fine di promuovere la fiscalità di vantaggio nelle aree interessate e risollevare così l’economia dell’entroterra siciliano, fortemente provato dalla siccità e dall’assenza di una rete di trasporti adeguata in grado di supportare commercio, attività produttive e turismo.

Un’istanza che il Comitato promotore dell’approvazione della legge – costituito dai Centri Commerciali Naturali di Gangi, Petralia Sottana, Polizzi Generosa e Nicosia, Confesercenti e Cgil Madonie, Casartigiani Palermo, coordinamento dei Borghi più belli d’Italia in Sicilia e l’associazione “Il Caleidoscopio”, che edita la testata web www.madonienotizie.it – ribadirà nel corso del convegno dal titolo “Fiscalità di vantaggio. Un’opportunità di sviluppo reale per i paesaggi di montagna”, che si terrà presso l’Aula Consiliare di Polizzi Generosa, in provincia di Palermo, venerdì 4 agosto a partire dalle 17:00.
Si tratta, come spiega il Comitato, del penultimo appello rivolto alla deputazione regionale: si è ancora in tempo, infatti, per approvare, con tutti gli emendamenti correttivi del caso, il DDL 981/15 che istituisce le Zone Franche Montane nell’ isola, anche in assenza di copertura finanziaria.
La scelta di organizzare l’evento a Polizzi non è casuale: il Comune madonita, infatti, è stato il primo, in ordine temporale, a recepire l’indicazione del Comitato, che nei giorni scorsi aveva proposto ai consigli comunali delle municipalità interessate a promuovere un ordine del giorno finalizzato, appunto, a sollecitare i deputati a dare seguito al disegno di legge.

“Le comunità dei paesaggi di montagna – si legge in una nota del Comitato – vivono un drammatico processo di desertificazione, accompagnato da un forte disagio di tipo sociale, occupazionale ed economico, malgrado le forti potenzialità di sviluppo, ad oggi inespresse, che caratterizzano i territori”.
Secondo le associazioni di categoria impegnate a sostenere la legge salva – paesaggi di montagna della Sicilia, il ritardo dell’iter non ha scusanti: “si sarebbe potuto fare tanto – si legge nella nota – anche perché con gli aiuti de minimis non è necessario il parere dell’Europa”.
Il convegno, organizzato dallo stesso Comitato, vedrà, tra gli altri, la presenza dell’ eurodeputato Salvatore Cicu; i lavori, moderati dal commercialista madonita Riccardo Compagnino, si apriranno con i saluti di Giuseppe Lo Verde e Salvatore Cassisi, rispettivamente sindaco e presidente del Centro Commerciale Naturale del Comune di Polizzi Generosa; ad introdurre il dibattito sarà Vincenzo Lapunzina, editore di www.madonienotizie.it.
“Occorre – si legge ancora nella nota – invertire la tendenza e garantire alle aree di montagna tutte le agevolazioni possibili sotto forma di esenzioni fiscali e contributive”.
Intanto, in occasione dell’apertura delle ormai prossime elezioni regionali, il Comitato preannuncia di volere “ascoltare con attenzione i candidati alla presidenza, cercando di capire se le aree di montagna rappresentino una priorità e cosa si intenda fare nei primi cento giorni di governo”.
L’iniziativa costituirà anche l’occasione per presentare il libro “Redimibile Sicilia. L’autonomia dissipata e le opportunità dell’insularità” edito da Rubettino e scritto dal docente universitario Gaetano Armao.
L’opera, che sarà presentata durante i lavori alla presenza dell’autore, analizza le cause dell’inadeguatezza dell’autonomia differenziata siciliana, accentuata dalle misure di rigore economico connesse alle esigenze di risanamento di matrice europea ed alla grave riduzione degli investimenti.

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